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Tutta colpa di Holly e Benji


- di Luca Fazi - Ebbene sì… tutta colpa di Holly e Benji!


Tutta colpa di Holly e Benji se da piccoli abbiamo aspettato l’eternità per vedere un tiro arrivare in porta. Guardavi partire il pallone e nel frattempo passavano le puntate, le stagioni, arrivavano i primi peli della barba e ti segnavi a scuolaguida. Poi, forse, davano l’episodio decisivo… ma naturalmente quel giorno avevi da fare e te lo perdevi.


Tutta colpa di Holly e Benji se hai fatto incazzare mille volte tua madre per come distruggevi le maniche delle magliette. D’altronde, cosa diavolo poteva saperne ‘sta poveretta che il tuo mito era Mark Lenders e tirarsele su fino alle tempie rappresentava un must.



Tutta colpa di Holly e Benjì se anche noi, eterne pippe con il pallone tra i piedi, ci sentivamo inamovibili come Bruce Harper. Alla fine quest’ultimo collezionava presenze e trofei (sempre senza fare una mazza) da far apparire Leo Messi uno qualunque… noi, invece, puntualmente rimanevamo gli ultimi ad essere scelti e con il posto in porta già certo.


Tutta colpa di Holly e Benji se noi consumatori seriali di merendine ci siamo sentiti, anche solo per qualche istante, invincibili per la nostra stazza… come Clifford Yuma. Nella realtà però, impiegavamo secoli per raggiungere un pallone, ci scartava pure il palo e quando cadevamo neanche un carro attrezzi ci avrebbe fatto comodo. Quel ciccione di Yuma può andare tranquillamente a quel paese.



Tutta colpa di Holly e Benjì se abbiamo tentato la rovesciata al contrario, tipica del dieci della New Team. Sì perché quella normale, giustamente, sarebbe risultata fin troppo facile da eseguire e quindi andava provato il brivido dell’impossibile. Per fortuna non era ancora l’epoca dei telefonini e storie instagram: certe figure di emme, fortunatamente, non furono mai immortalate.



Tutta colpa di Holly e Benji se abbiamo provato il “tiro combinato”. A Tom Becker e Holly veniva meravigliosamente bene… poi lo rischiavi in gara con il tuo migliore amico e puntualmente saltavano tibie e peroni. In seguito le ossa si sarebbero aggiustate… le amicizie no.


Tutta colpa di Holly e Benji se ci siamo illusi di poter devastare la porta con il tiro della tigre. Lenders, nell’ordine, bucava i guanti del portiere, la rete, il muro dietro i pali, gli spogliatoi e l’edificio adiacente all’impianto sportivo: per noi era già tanto colpire la sfera.


Quando il tiro della tigre finisce alto...


Tutta colpa di Holly e Benji se abbiamo creduto di poter parare i tiri più insidiosi praticamente bendati. Maledetto Ed Warner che intercettava i siluri sferici non con la massima visibilità, bensì avendo un occhio coperto dai capelli, un bulbo pilifero in continua crescita e la visiera del cappello a infastidire pure la pupilla libera. Mentre noi? Beh, tentavamo di imitarlo ma quante testate addosso a quel tronco utilizzato a mo’ di palo.


Tutta colpa di Holly e Benji se abbiamo avuto in continuazione l’epidermide in situazioni pietose. Sì perché i calciatori della serie animata s’imbattevano in dei tackle lunghi km e km; noi, per una minima scivolata tornavamo a casa con abrasioni da codice rosso. Nonostante il bruciore delle escoriazioni però, eravamo felici e orgogliosi di quelle insolite medaglie al valore. La “legge del campetto” andava onorata sempre.


Tutta colpa di Holly e Benji se, non paghi del “tiro combinato”, abbiamo imitato pure la famigerata “catapulta infernale” dei fratelli Derrick. Sarà stata la novità assoluta, quel pizzico di follia consultabile nei libri della psichiatria moderna o più semplicemente il fascino di quei dentoni, ma chi di noi in tenera età non ci ha mai provato? Qualcuno lo nega, altri lo ammettono ma entrambi si sono sfasciati legamenti e simili per quel gesto bannato pure dal Kamasutra.



Tutta colpa di Holly e Benji se ci è sembrato possibile saltare per una decina di metri e oltre. Nel cartone ogni contrasto o ogni azione offensiva risultava una buona occasione per esibirsi in slanci da far impallidire i maghi della NBA. Noi, neanche lanciandoci dalla casetta sull’albero (costruita con ignoranza abusiva) raggiungevamo certe altezze.


Tutta colpa di Holly e Benji se abbiamo conosciuto, con qualche decennio di anticipo, il fenomeno dello stalking. Come si potrebbero definire altrimenti le “attenzioni” (morbosità certificata) della capitana dei tifosi Patty nei confronti del povero Holly? E non vogliamo sapere i retroscena degli spogliatoi… ah, se quelle docce potessero parlare.



Tutta colpa di Holly e Benji se spesse volte abbiamo guardato male l’allenatore delle giovanili, facendo attenzione se per caso si fosse avvicinato a nostra madre. Non facciamo finta di niente: il padre di Holly sempre fuori per lavoro, la madre (sfacciatamente milf) di bella presenza… e quel Roberto Sedinho poco propenso alla saudade ma ben integrato nel paese del sol levante. Forse ad alzarsi non fu solamente la stella madre del sistema solare…


Mister Sedinho mentre quantifica le sue potenzialità con la mamma di Holly

Tutta colpa di Holly e Benji se abbiamo creduto ai campi illimitati, dove l’avanzata offensiva poteva protrarsi all’infinito. Il rettangolo verde “leggermente” irregolare, con salite e discese ogni dieci, quindici chilometri (lunghezza minima del terreno di gioco) ci faceva sognare… e i terrapiattisti muti! Noi invece avevamo il confine ben limitato dalla prima macchina parcheggiata di un vicino o la strada vera e propria… maestra di vita.


Tutta colpa di Holly e Benji se abbiamo sperato pure noi di avere delle gradinate gremite per i nostri mega triangolari tra quartieri. Fateci caso, nel cartone anche il primissimo turno preliminare di un match giocato tra bimbiminkia e poppanti aveva il tutto esaurito. Per quanto ci riguarda, era già tantissimo avere il nonno di turno ad osservarci e fare il tifo… in quel momento magari ci vergognavamo pure, invece quanto sarebbe bello averlo ancora con noi.


Tutta colpa di Holly e Benji se ci siamo cimentati in tuffi improponibili per parare un tiro. Ovviamente, si tenta sempre di lanciarsi nella parte dove è indirizzato il pallone ma se hai Benji o Warner come esempi allora no… corri verso il palo opposto, prendi la carica da questo e cerchi (dopo aver perso una decina di secondi) di intercettare la sfera che viaggia dall’altro lato.


Tutta colpa di Holly e Benji se sin da giovanissimi siamo venuti a conoscenza dell’alcolismo, problema riscontrabile nella persona di Jeff Turner. “Vai Mark… vai Mark”, diceva il mister incitando il suo pupillo e in contemporanea si scolava litri di superalcolici, proibiti persino nei peggiori bar di Caracas. Due cose sono certe nella vita: la morte e l’epatite di Jeff. Rip grande piccolo uomo.



Tutta colpa di Holly e Benji se da bambini, appena un nostro coetaneo si sentiva affaticato, pensavamo immediatamente a diagnosticargli la patologia cardiaca più grave di sempre. Provate voi a guardare una semplice puntata con Julian Ross protagonista senza farsi prendere dalle angosce più nere. Il suo cuore balla il Mambo, come la sua squadra, ogni cinque secondi: calcia e rischia l’infarto, passa il pallone e rischia l’infarto… beve e rischia l’infarto. Ok, gran classe alternata ad una fragilità fisica devastante, ma la domanda è un’altra: i medici come diavolo si sono permessi di dargli l’idoneità? Suvvia, anche Jeff Turner con la benzina nelle vene si sarebbe rifiutato di dargli il via libera. Esigo sapere nomi, cognomi e soprannomi di questi delinquenti…



Tutta “colpa” di Holly e Benji sì… se abbiamo trascorso una bellissima infanzia è anche grazie a loro.


Ps- Per onestà di cronaca, mentre leggevi queste poche righe Julian Ross ha avuto tre attacchi di cuore, Patty è stata arrestata per stalking e Rocco Siffredi si è ispirato alla catapulta infernale per il suo nuovo film.

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