- di Luca Fazi - Finalmente tre punti dopo un novembre privo di vittorie. Finalmente tre punti che inaugurano dicembre come meglio non poteva essere. Il primo match (dei tre previsti) contro le emiliane ci sorride grazie al terzino-bomber Theo Hernandez che, a conti fatti, è il miglior marcatore rossonero. Una vittoria sudata, meritata ma arrivata quando tutto assomigliava all’ennesima beffa… poi il colpo di fortuna, con la “C” maiuscola, ha fatto trovare pronto il francese e impreparata la difesa parmense.
Per l’intera gara è apparso un diavolo in formato Black Friday, ossia padrone del gioco ma in vena di fare sconti; Suso crea, Piatek e Calhanoglu sprecano. Il polacco continua il periodo di magra (il sostituto Leao di certo non gli fa concorrenza…), il turco invece lascia a casa i colpi da mago e dal cilindro esce tutt’al più un coniglio pauroso quanto assopito. Il Parma prepara bene la gara e come da manuale gioca con le ripartenze, ma la ditta Gervinho-Kulusevski per una volta risulta innocua. San Gigio Donnarumma ha meno lavoro del solito ma quando chiamato in causa è reattivo e infonde sicurezza ai compagni. Alla fine la vittoria rossonera è inappuntabile anche se arrivata con il “pasticciaccio” degli emiliani.
C’è da essere soddisfatti? Indubbiamente sì, perché le vittorie strappate all’ultimo possono valere, in termini numerici e non (col senno del poi), ben più di soli tre punti e inoltre il Milan targato Pioli dà l’impressione di sapere cosa vuole e risulta a larghi tratti pure piacevole.
Dove nascono le perplessità? Beh, ovviamente dalle serie difficoltà nel buttarla dentro: non è un caso che Theo Hernandez e Piatek abbiano fatto lo stesso numero di gol. Insomma, teoria e basi ci sono, ora servono i fatti e quella cattiveria sottoporta da trovare, rispolverare ed ostentare con voracità. Domenica ci aspetta un’altra trasferta, contro un Bologna che non ha nessuna intenzione di fare regali: per favore, scordiamoci il clima natalizio! D'altronde a Natale occorre essere più buoni, ma se sei il Diavolo…
