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Psycho Milan: digerita in extremis la Lasagna della domenica


- di Luca Fazi - Pazzo Milan quello di oggi pomeriggio. L’aggettivo appartiene solitamente all’altra fazione milanese ma, questa volta, si sposa alla perfezione per definire l’atteggiamento tecnico e mentale dei rossoneri.

Milan-Udinese è la gara che non ti aspetti: i tre punti alla fine sono arrivati, sebbene dopo una sofferenza difficile da preventivare. La stagione però è questa e per gli uomini di Pioli non esistono più certezze… da qui fino alla conclusione del campionato.

Amnesia Gigio: il vantaggio bianconero è roba sua! Primo tempo lezioso che provoca il malcontento della Sud; la ripresa cambia l’approccio ma diventa una partita tra ragazzini dell’oratorio. Scorribande da una parte all’altra, equilibri tattici che vanno a farsi benedire: nel caos generale riporta l’ordine l’appena entrato Rebic, che veste i panni dell’Ibrahimovic. Pareggia immediatamente i conti poi ci pensa San Theo, il terzino-goleador voluto da Maldini, a portare in avanti il Milan. Rossoneri padroni di casa ma non del gioco e, come un film già visto, ecco l’indigesta “lasagna” di San Siro che, a cinque dal novantesimo, ha il peso di due punti persi.

Ci sarebbe pure l’occasione per uscire dallo stadio a mani vuote ma le divinità del calcio strizzano l’occhio all’esterno di Spalato, autore di una doppietta al minuto novantatré e già analizzato dalla Santa Sede per aprire un processo di beatificazione.

Il Milan quindi vince… ma non convince. Un po’ come mister Pioli, che sul 2 a 1 toglie Castillejo per far posto a Krunic: oggi chi è stata la provinciale?

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