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  • Immagine del redattoreLuca Fazi

Milan: passi avanti ma la classifica piange


- di Luca Fazi - Quella contro il Napoli è stata una partita aperta, un confronto che ancora una volta si sarebbe potuto concludere in ogni modo, ma alla fine il segno X ha concesso un punto ad entrambe le compagini e molti, forse troppi, motivi per rientrare nello spogliatoio con l’umore basso. Basso come i posizionamenti in classifica delle rispettive squadre, costruite (con velleità differenti) per ambire a traguardi ormai già irraggiungibili. Il Diavolo parte bene, poi soffre, subisce ed immediatamente reagisce: scordatevi il Milan arrendevole di qualche incontro fa. Qualche miglioramento quindi? Sì, ma non facciamoci prendere dall’entusiasmo perché qualcosa avanza ma i passi sono lenti e soprattutto dall’impronta debole. Il pallone puntualmente si rifiuta di entrare in rete: non arrivano colpi di fortuna… e i ragazzi in campo non fanno molto per scongiurare possibili anatemi. L’avevamo detto nell’ultimo appuntamento: Piatek non c’è, né fisicamente né mentalmente. La carenza davanti è quanto mai letale ai fini del risultato ma purtroppo, per chi ha i colori rossoneri dentro, i problemi non sono imputabili ad unico colpevole.



A parte rare e miracolose eccezioni, ognuno ha il proprio pesante fardello di errori da svuotare, si spera, il prima possibile. Ancora sbagli individuali, ancora sbagli di disattenzione… ancora quel Milan che regala quando invece dovrebbe essere uno squalo eccitato dal sangue. Nell’oceano della Seria A invece, appariamo più dei poveri e indifesi pesciolini, prede e non predatori. Siamo ancora ad un terzo della nuotata e tornare in superficie non è impossibile, ma occorre agitare le pinne e magari unire al branco un pescecane svedese con origini slave… ogni riferimento è puramente voluto! Intanto cerchiamo di addomesticare le acque emiliane dove sguazzeremo per ben tre turni consecutivi. Due trasferte e una gara casalinga che ci faranno capire con tutta probabilità chi siamo e cosa possiamo aspettarci. Sei punti come requisito minimo altrimenti si rischia l’annegamento.

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