- di Luca Fazi - In appena due turni si sarebbe potuto dimezzare il gap con la Roma, avvicinandosi prepotentemente ad un quarto posto neanche immaginabile fino a poco tempo fa... invece, altra occasione buttata al vento.
Onore agli avversari di mister Juric che vengono a San Siro senza paura e puntando al colpaccio dei tre punti; la banda gialloblu non ha problemi di classifica e scende in campo con l'atteggiamento della grande. Il Diavolo è rimaneggiato e presenta nella titolare giocatori non al meglio, in panchina solo giovanissimi o appena arrivati (fatta eccezione per Conti e Paqueta): il pericolo è dietro l'angolo!
Gli scaligeri si portano avanti con Faraoni ma alla mezzora arriva il pareggio di Calhanoglu. Ancora una volta fortunato il turco che su punizione pesca una deviazione vincente. Nella ripresa ci sono nuovamente occasioni da ambo le parti e si ha l'impressione che il punteggio possa variare da un momento all'altro... tuttavia non sarà così. Il Verona resta in dieci ma il risultato non cambia e gli uomini di Pioli escono dallo stadio con la frustrazione della grande incompiuta.
Purtroppo le assenza hanno pesato, però è lapalissiano quanto l'organico sia numericamente insufficiente e in particolar modo scoperto in alcuni ruoli. I due punti persi pesano come macigni ma i rimpianti potranno aggravarsi nel caso in cui il Milan si dovesse ritrovare a fronteggiare infortuni di vasta entità.
C'è un Europa, seppur piccola, da strappare e una Coppa Italia da portare a casa: i rossoneri sono attrezzati per qualità e quantità? Le perplessità a riguardo sorgono spontanee e allora, nel frattempo, inganniamoci con un po' di romanticismo: al minuto '93 (mister Pioli, prima no?!) entra Daniel Maldini.
Papà Paolo applaude, commosso, in tribuna... sono certo che lassù ci sia stato pure uno storico ed indimenticabile nonno ad emozionarsi.
Buona fortuna Daniel... buona fortuna Milan!
