La Top 10 dei portieri senza Pallone d'Oro! di Luca Fazi
- Luca Fazi
- 13 ott 2018
- Tempo di lettura: 5 min

Inutile negare che sin da piccoli ci siamo appassionati a tutti quei bomber di razza che gonfiavano la rete con una frequenza altissima, essendo proprio questi i protagonisti principali del nostro amato calcio. Come quando uscivi fra coetanei con quel benedetto pallone sempre accanto e sceglievi i tuoi compagni di gioco in base alla loro bravura in campo…e quelli più scarsi in porta! Alterando un famoso aforisma, fa decisamente più rumore un goal segnato che mille parate decisive ai fini del risultato e forse le valutazioni negli anni per il Pallone d’Oro hanno seguito lo stesso concetto. Questo meraviglioso sport ha visto passare dei numeri uno nel vero senso della parola che fra trofei vinti e salvataggi unici si sono distinti nel proprio club o a livello di nazionale…eppure solo un estremo portiere, Lev Yashin, è riuscito nell’impresa di essere giudicato come miglior giocatore stagionale. Era il 1963 e da lì in poi non ci sono stati più portieri capaci di vincere quel trofeo così prestigioso, nonostante i tanti campioni avuti nello stesso ruolo e succeduti al gigante russo. Oggi per voi voglio stilare la Top10 degli estremi difensori più forti di tutti i tempi che avrebbero sicuramente meritato di vincere almeno una volta il Pallone d’Oro…trovarne per questa speciale classifica è stato facile semmai è risultato complicato eliminarne alcuni di altissimo livello. Fra le scuole calcio più famose agli “unicum” di una determinata nazione, ecco a voi la graduatoria dei numeri uno e che El Divino Zamora mi perdoni se ho preferito dar spazio a calciatori più contemporanei! Buona lettura!
10° POSTO: Walter Zenga

Ad aprire questa speciale classifica è l’italiano Walter Zenga che fra gli anni ’80 ed inizio ’90 si è distinto come uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, se non proprio il più forte. Per l’IFFHS è stato portiere dell’anno per tre volte di fila dal 1989 al 1991, raggiungendo il podio anche nei due anni precedenti al primo riconoscimento. Il suo nome non può che essere legato all’Inter dove ha trascorso dodici anni avari di vittorie se rapportate alle sue qualità e al potenziale della squadra. In Nazionale è stato protagonista nei Mondiali giocati in casa del 1990 riuscendo a non subire goal per 517 minuti…peccato che l’unica rete inflittagli lo ha visto fortemente colpevole ed è stata letale per la nostra compagine.
9° POSTO: Michel Preud’homme

Se la favola del Mechelen è diventata una solida realtà, il merito è stato decisamente del portiere belga. Le sua parate nell’edizione di Coppa delle Coppe 1988 sono state decisive sin dalle prime partite fino alla finale con l’Ajax.. La sua figura però verrà associata principalmente alla nazionale belga, con la quale ottiene il secondo posto (da riserva) agli Europei del 1980 ma soprattutto è assoluto protagonista nel Mondiale di Usa94. In quella competizione esce agli ottavi ma le poche partite gli bastano per esser giudicato miglior portiere del torneo (vincendo quindi la prima edizione del premio “Yashin”) e trionfare nello stesso anno pure nella classifica stilata dall’IFFHS.
8° POSTO: Josè Luis Chilavert

Anche dal Sudamerica arrivano numeri uno di altissimo livello ed il portiere paraguaiano non poteva mancare in questa top10. Ovunque abbia giocato (con il Vélez in particolare) ha lasciato il segno non solo per le sua ottime prestazioni fra i pali ma anche per la bravura nei calci da fermo, essendo l’estremo difensore con più goal fatti dopo Rogerio Ceni. Difende la porta del Paraguay in ben due Mondiali senza andare oltre gli ottavi ma a livello di club vincerà praticamente tutto. Nella seconda parte degli anni novanta è stato giudicato per tre volte il migliore nel suo ruolo dall’IFFHS.
7° POSTO: Jean-Marie Pfaff

Il Belgio è fra i protagonisti di questa classifica piazzando al suo interno non solo Preud’homme ma anche l’ex portiere del Bayern Monaco Pfaff. Proprio con i tedeschi sarà capace di vincere ben tre campionati di fila e le sua parate risultarono spesse volte decisive. Nel 1987 verrà incoronato dall’IFFHS come il miglior portiere al mondo anche grazie al suo tempismo perfetto nelle uscite ma sarà con la sua nazionale che farà vedere grandissime prestazioni. Non solo difende i pali del Belgio nell’edizioni continentali e mondiali dove i Diavoli Rossi ottengono i migliori risultati di sempre ma diventerà la vera star di Messico86 piegandosi solamente allo strapotere di Maradona.
6° POSTO: Peter Schmeichel

Vedendo la mole possente del suo fisico nessuno avrebbe mai immaginato che fosse pure agile, oltre che carismatico ed ottimo nel far ripartire l’azione. Il gigante di Gladsaxe è entrato nella storia già agli Europei del 1992 quando con la Danimarca ottenne una vittoria finale inaspettata e quindi dall’alto contenuto nostalgico. Le sue parate lo portano a vincere il campionato in Danimarca, Inghilterra e Portogallo ma la gioia di trionfare all’ultimo secondo della Champions del 1999 resterà indelebile nella sua mente e non avrà termini di paragone. Nel 1992 e 1993 è per l’IFFHS il miglior portiere al mondo.
5° POSTO: Sepp Maier

Solo un incidente stradale l’ha fermato dall’ampliare ancora di più il suo personalissimo palmares. E’ il portiere delle tre Champions consecutive del Bayern condite da campionati vinti ed altre coppe nazionali ed internazionali ma è anche il numero uno della Germania Ovest che diventa campione d’Europa nel 1972 e poi del mondo due anni dopo. Il “gatto di Anzing” leggeva con tempismo gli attacchi dei rivali e semmai gli fosse sfuggito qualcosa nessun problema…la sua agilità avrebbe salvato quasi tutto. Passerà anche alla storia per aver subito il “cucchiaio” di Panenka ma le sue ottime prestazioni in carriera sono fuori discussione!
4° POSTO: Dino Zoff

Il portiere friulano aveva fatto vedere ottime cose sin dal giovanissimo esordio con l’Udinese e poi negli anni di Mantova e Napoli ma in pochi potevano immaginare che il meglio sarebbe ancora dovuto arrivare. Ha trent’anni quando si trasferisce alla Juventus e da quel 1972 per undici stagioni Dino non salterà neanche una gara di campionato. Nel 1982 è uno dei protagonisti principali del Mondiale in Spagna e diventa campione del Mondo quando ormai la sua carta d’identità dice che ha quarant’anni suonati…record assoluto! Poco spettacolare nelle parate ma con un senso della posizione più unico che raro, anche questo era Zoff. Il pallone d’Oro l’ha sfiorato, finendo secondo ad un immenso Cruijff, però l’avrebbe meritato ampiamente.
3° POSTO: Iker Casillas

Appena maggiorenne e subito titolare nel suo Real Madrid che l’ha avuto in prima squadra per ben 16 stagioni. Ancora è in attività ma le possibilità che vinca il Pallone d’Oro sono quasi svanite, pur avendolo meritato diverse volte negli anni passati. Con la Spagna ha conquistato due Europei ed il Mondiale 2010 che ha visto la Roja trionfare per la prima volta nel trofeo più importante per nazioni. In quella competizione Casillas rimane imbattuto dagli ottavi fino alla finale con l’Olanda e di conseguenza verrà premiato come miglior portiere. Anche per l’IHHFS risulterà spesso il numero uno dei numeri uno al mondo aggiudicandogli per 5 volte il premio, oltretutto consecutive.
2° POSTO: Oliver Kahn

Ad Oliver è mancata solo la vittoria del Mondiale, per il resto c’è tutto! Portiere dal carisma impressionante che bacchettava senza mezzi termini i propri compagni in caso di errori difensivi. Con il Bayern Monaco ha vinto tutto quel che si poteva conquistare, vendicandosi pure della Champions persa nel 1999 quando ormai sembrava fosse già in bacheca. Infatti nella finale del 2001 riuscì a parare ben 3 rigori ai giocatori del Valencia, diventando il protagonista della serata. Ha vinto il Pallone d’Oro di un Mondiale (2002) ma mai quello “classico”, terminando terzo nella medesima edizione.
1° POSTO: Gianluigi Buffon

Lo sappiamo…Gigi è ancora in attività ed uno del suo livello può regalarci sorprese in qualsiasi momento. Solo che gli anni passano e le possibilità di mettere nella sua bacheca anche questo trofeo cominciano a scarseggiare. Il non aver vinto (per ora) mai una Champions ha gravemente condizionato i verdetti che di stagione in stagione hanno quasi sempre valutato la nomina del buon Gigi; nemmeno il Mondiale alzato nel 2006 è bastato per farlo primeggiare. Gran peccato considerando che stiamo parlando di un giocatore senza limiti tecnici…essendo il numero uno dei numeri uno!













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