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  • Immagine del redattoreLuca Fazi

Ibra disse gol... e gol fu!



- di Luca Fazi - Il girone di andata non poteva finire meglio per i rossoneri. Uno zero a due in terra sarda pesante in chiave classifica e che riapre il discorso Europa per gli uomini di Pioli. Il Cagliari in crisi di risultati, ma non di gioco, inciampa davanti ad un Milan non stupefacente eppure capace di essere più concreto e meno lezioso. Non si dovrà nascondere la fallimentare stagione dietro alle enormi spalle dello svedese, concetto messo in chiaro da Boban, però è innegabile che la protezione di Ibra sia confortevole e quanto mai preziosa.

Nessuna guarigione, nella migliore delle ipotesi forse una lenta convalescenza, ma le partite della svolta esistono e questa, con i dovuti scongiuri, potrebbe andarci vicino. Perché c'è un calendario non proibitivo, perché Zlatan non è solamente un minestra riscaldata e perché alcuni componenti dell'organico cominciano ad uscire dal proprio letargo tecnico.

Oggi poteva essere un confronto da dentro e fuori (l'eventuale sconfitta ci avrebbe portato un distacco in doppia cifra) e alla fine i rossoneri hanno lottato e ottenuto un biglietto valido per continuare la corsa. Forse si scenderà definitivamente nelle prossime stazioni o magari sarà un cammino ancora lungo: l'importante è viaggiare! Non ci saranno destinazioni europee di assoluto prestigio, né panorami di alta montagna da poter ammirare, tuttavia, per scalare le montagne più dure, occorre sempre iniziare dal basso.

La vittoria in trasferta contro il Cagliari ci porta a muovere i primi passi: c'è solo da camminare senza guardarsi più indietro. Il mercato sembra che suoni i ritmi della rivoluzione: chi arriverà ad indossare la casacca rossonera? Le idee sono molte, le possibilità poche ma è lapalissiano che qualcosa va fatto ed anche alla svelta. Stagione di transizione? Probabilmente sì, però da oggi non è vietato aspettarsi qualcosa in più.

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