top of page
Immagine del redattoreLuca Fazi

I pupilli di Lippi: top 11! di Luca Fazi



Occhiali da vista e sigaro in bocca per dare delle indicazioni “fisiche”…una Champions con la Juve e la Coppa del Mondo nel 2006 per descriverlo dal lato sportivo. E’ chiaro che stiamo parlando di Marcello Lippi, il tecnico viareggino trionfatore in tutti i trofei più importanti fra club e nazionale. La carriera da giocatore parla di un libero che ha trascorso i migliori anni a Genova, sponda Samp, per poi chiudere nella sua Toscana giocando pure in massima serie con la storica Pistoiese della stagione ’80-’81- A Cesena avrà la prima panchina in Serie A ma sarà con l’Atalanta prima e con il Napoli poi che si metterà in mostra, attirando l’attenzione della dirigenza juventina desiderosa di un rinnovamento totale dopo anni poco felici. Con i bianconeri non trionfa solo in Italia ma si rende protagonista anche in Europa con quattro finali di Champions conquistate (tre consecutive); ha riportato a casa solo quella della notte magica di Roma ma è chiaro a tutti quanto sia stato in quel periodo uno degli allenatori migliori (se non proprio il numero uno) al mondo. Il passaggio in nerazzurro fu breve e poco fortunato così eccolo tornare nuovamente dalla Vecchia Signora per continuare a vincere. Il Mondiale del 2006 conquistato con l’Italia sembra il lieto fine delle favole che aspetta ai buoni e valorosi come Marcello…peccato solo per il disastroso ritorno in azzurro quattro anni più tardi. I talenti che sono passati sotto la sua guida sono innumerevoli ed oggi con voi voglio riassumerli in una top 11 ruolo per ruolo. Sia chiaro, non troverete il Divin Codino non per motivi tecnici (sarebbe pura blasfemia) ma per i rapporti spesso tesi fra i due. Considerando i giocatori che con Lippi hanno vinto qualcosa d’importante (e magari stretto un rapporto speciale), ecco la top 11 schierata in un 4-3-1-2…come sempre, buona lettura!


Gianluigi Buffon


A porta non si possono avere dubbi con Gigi che resterà per sempre uno dei più forti numeri uno al mondo se non proprio il migliore. L’estremo difensore difenderà i pali della “seconda” Juve di Lippi e con il tecnico viareggino conquisterà ben due scudetti; unico rimpianto la notte di Manchester nonostante l’ottima prestazione in finale.


Gianluca Zambrotta


Gianluca si era messa già in mostra ai tempi del Bari e nei primi anni in bianconero ma con il ritorno di Lippi in panchina diventerà senza mezzi termini un terzino di caratura internazionale. Nel 2006 sarà fra gli attori protagonisti del Mondiale vinto grazie anche alle sue prestazioni e al gol nei quarti contro l’Ucraina…nello stesso anno abbandonerà insieme ad altri la corazzata juventina.

Lilian Thuram


Il calciatore francese è stato uno dei migliori difensori della storia del calcio e nel corso della sua carriera ha praticamente conquistato tutto, eccezion fatta per quella Champions tanto sognata ma solo sfiorata. Lippi torna per la seconda volta sulla panchina bianconera e Liliam sarà uno dei suoi pupilli del reparto difensivo, con ottime prestazioni e due scudetti vinti.


Fabio Cannavaro


Il legame fra Fabio e Marcello nasce ben prima di quel Mondiale vinto in Germania. I due si incrociano al Napoli in un momento difficile per il club partenopeo. Il periodo d’oro degli azzurri sembra finito, riuscendo pure a fallire la qualificazione nelle coppe europee. Con l’arrivo di Lippi in panchina il club campano strappa un sesto posto finale che vuol dire accesso alla Coppa Uefa; poi quel che fece Fabio alla fase finale del Mondiale è pura magia.

Fabio Grosso


E’ chiaro che il terzino sinistro sia il nome meno “spettacolare” presente in questa lista ma non considerarlo sarebbe un peccato mortale. Per anni abbiamo associato la Nazionale all’urlo di Tardelli e se quell’immagine storica è stata leggermente messa da parte è solo grazie alla corsa impazzita del terzino sinistro romano. Fabio è il goal alla Germania…Fabio è l’ultimo rigore.



Pavel Nedved


La furia ceca non ha bisogno di presentazioni e già prima del suo arrivo in bianconero era ben chiaro lo spessore tecnico e carismatico del giocatore. Passato alla Juventus però comincerà a collezionare trofei importanti mettendo insieme giocate uniche nel suo genere; anche grazie a queste riuscirà a vincere il Pallone d’Oro del 2003, sotto la guida di Lippi.


Andrea Pirlo


Andrea faceva parte dell’Inter allenata da Lippi ma fra prestiti e l’abbandono del tecnico toscano non riuscirono a collaborare insieme nel club. L’occasione arriverà in Nazionale quando Pirlo ormai da anni interpretava non più il trequartista bensì il ruolo di metronomo davanti alla difesa, diventando uno dei più forti al mondo.


Didier Deschamps


Didier arriverà in bianconero con Lippi e lascerà il club piemontese in contemporanea con il tecnico toscano. Il centrocampista francese sarà un punto di riferimento dell’allenatore che lo impiegherà dal primo minuto in tutte le tre finali consecutive di Champions ottenute negli anni novanta. Deschamps, fra squadre di club e nazionale, sarà uno dei giocatori più vincenti del decennio.


Zinedine Zidane


Zizou è il classico artista del pallone capace con le sue prodezze di far innamorare i bambini a questo meraviglioso sport. Il trequartista francese arriverà alla Juve nel post Champions 1996 non riuscendo a vincere con i bianconeri le due finali successive ma diventando ugualmente uno dei punti di forza della squadra. Solo una campagna acquisti d’altissimo livello saprà rimpiazzarlo nel 2001 quando decise di firmare con il Real.


Alessandro Del Piero


Lippi arriva alla Juve inaugurando un nuovo ciclo, dopo stagioni complicate e meno vittoriose rispetto alla storia bianconera. E’ una società che si affida non solo al nuovo tecnico ma anche al talento di Pinturicchio che diviene passo dopo passo il simbolo del rinnovato corso. I due condivideranno anche la Nazionale dove Alex ritroverà la via del goal nella semifinale del Mondiale contro la Germania.


Francesco Totti



Francesco non si è staccato mai dalla sua Roma e così non ha avuto la possibilità d’essere allenato da Lippi in qualche club ma la Nazionale condivisa gli permette di far parte di questa speciale classifica. Anche per lui non si può non parlare di quel Mondiale vinto sotto il cielo di Berlino ed il successivo addio del Pupone alla maglia azzurra. Tante immagini da portare nel cuore ma il suo sguardo prima di battere quel rigore contro l’Australia è forse la cartolina migliore di tutte.





167 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

ความคิดเห็น


bottom of page