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  • Immagine del redattoreLuca Fazi

Dalle giovanili del Gubbio all'Europa League: il percorso di mister Giovagnoli


- di Luca Fazi - No, Filippo non è nuovo alle favole. D’altronde come potrebbe essere estraneo a tutto ciò un ex calciatore che, in maglietta e calzettoni, faceva parte del miracolo Rondinella, ossia la “squadra in più” di Firenze capace a cavallo del nuovo millennio di tornare tra i professionisti (C2) dopo l’exploit degli anni ottanta.

Nato nel 1970 ad Apecchio (in provincia di Pesaro e Urbino), “Pippo” Giovagnoli ha smesso da qualche tempo i panni del difensore per indossarne di nuovi ma, scontato dirlo, sempre “sportivi”. Abbandonati dunque allenatori e compagni prestigiosi (nei biancorossi condivideva lo spogliatoio con i vari Marco Baroni, Andrea Barzagli, Ciccio Tavano e “la vipera” Mastronunzio), il marchigiano si è formato come direttore tecnico ed ha ottenuto al contempo la licenza Uefa A.

Ha allenato la Berretti del Gubbio (’10-’11) prima di collaborare con il Milan. Già, con il ruolo nella compagine rossonera è scattata la molla per accettare il lavoro in un Milan Camp negli States. Filippo ha perciò preparato le valigie, trascinando nella nuova avventura sua moglie Maura (maestra) e il loro figlio Giona.


Consegue prima la certificazione Ussf A (la massima licenza americana in campo calcistico) e poco dopo ricopre il ruolo di d.t. presso il Metropolitan Oval Academy di New York. Si occupa della crescita dei giovanissimi e della loro formazione sul binomio uomo-calciatore. Viene apprezzato dagli addetti ai lavori, grazie anche ai diversi profili che riesce a far maturare per poi piazzare nei club con i quali vige l’affiliazione.

Arriva la svolta: la chiamata dall’Irlanda per allenare il Dundalk! La squadra (seconda, per successi in campionato, solo allo Shamrock Rovers) sta vivendo sul piano dei risultati una stagione deludente, soprattutto se paragonata a quella trionfale del 2019, e così i vertici societari hanno deciso di puntare sull’ex stopper marchigiano. I tifosi non potranno aspettarsi granché dai confini nazionali ma ben diverso appare il discorso europeo, dato che gli irlandesi hanno ottenuto il pass per i gironi di Europa League.

Dopo aver eliminato gli andorrani dell’Inter Club de Escaldes, i moldavi dello Sheriff e i faroesi del Klaksvik, gli uomini di Giovagnoli sono stati sorteggiati nel gruppo B, quello di Molde, Rapid Vienna e Arsenal.



Inutile dire che la sfida con gli inglesi sarà quella più impari quanto affascinante: il semplice affrontare la banda capitanata da Aubameyang varrà come una medaglia da poter appendere al petto con fierezza.


Il mister, durante l’esperienza, avrà modo di respirare l’aria di casa grazie al proprio vice, Giuseppe Rossi, anch’esso di Apecchio e già suo collaboratore negli States. La filosofia? Sempre la stessa, professare il bel gioco malgrado il non invidiabile materiale tecnico a disposizione… ma non importa. Sognare e crederci, del resto, sono verbi che si coniugano da sempre con i modi e i tempi del Giovagnoli allenatore. Filippo ha ancora diversi sogni e, statene certi, non ha alcuna intenzione di rinunciarci.

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