top of page
  • Immagine del redattoreLuca Fazi

Dai campionati Uisp alla Serie A: l'ascesa del Messias


- di Luca Fazi - C’era una volta un ragazzo, cresciuto nel villaggio di São Cândido a Belo Horizonte, che sognava di fare il calciatore. Perdonate l’incipit tipico delle favole ma proseguendo nella lettura vi renderete conto che la storia raccontata ne assume i contorni più genuini.

Junior Walter Messias, più semplicemente Messias, è un ragazzo brasiliano che non proviene da una famiglia abbiente, come tanti suoi connazionali del resto, e che dimostra qualità tecniche sorprendenti quando si ritrova con un pallone tra i piedi… come tanti suoi connazionali del resto.

Nel 2011, a soli vent’anni, decide di raggiungere il fratello in Italia, destinazione Torino, per coltivare quel sogno in maglietta e calzettoni. Walter non affronta il viaggio da solo, ma con sé ci sono sua moglie, suo figlio in tenerissima età e valigie colme più di speranze che certezze. Gli inizi sono complicati: l’intera famiglia è sprovvista del permesso di soggiorno e trovare una squadra che possa garantirgli una dignitosa stabilità economica è impresa ardua. Le speranze iniziano ad assottigliarsi, sino a divenire quasi impercettibili. In soccorso arriva un sudamericano, ossia un negoziante peruviano che lo vede giocare e se ne interessa:

“Vieni nella nostra squadra e nel frattempo lavori come fattorino per la mia azienda”.

Il team si chiama Sport Warique ed è iscritto ad un campionato Uisp, non propriamente il sogno del brasiliano, ma pur di lavorare e mantenere la propria famiglia chiude l’accordo in un batter di ciglia. Junior Messias si carica sulle proprie spalle elettrodomestici durante la settimana e le sorti della nuova squadra nel weekend; tra colpi di classe e un mancino fuori categoria, sembra un alieno capitato in mezzo a tanti avversari che amalgamano indifferentemente la passione per Eupalla con quella della birra.

Poi qualcosa cambia, nel 2013. Su segnalazione, al campo Cit Turin di Corso Ferrucci si presente l’ex bandiera granata Ezio Rossi… ha l’occhio clinico nel riconoscere i talenti e poi con i “Junior” ha confidenza. Gli servono pochi secondi:

Uno come te non può giocare qui!”.

Poco dopo arriva la proposta del Fossano, che milita in Eccellenza, ma lo stipendio non può garantirgli di vivere solo con il calcio e decide di mantenere il lavoro da fattorino:

“Per il pallone ho mangiato riso e sassi ma adesso ho una famiglia e devo pensare al futuro di mio figlio”.

Dunque altri frigoriferi in spalla, altre consegne lottando contro il tempo: altre notti iniziate con un sogno custodito gelosamente in un cassetto e terminate con la sveglia mattutina, abile e cinica a catapultare nella realtà. Nel 2015, tuttavia, arriva la chiamata che rimescola il destino, tracciando strade nuove e meno impervie:

“Pronto Junior? Sono Ezio… Rossi. Ho accettato l’incarico di allenare il Casale… vorrei che giocassi con noi”.


No, stavolta si fa sul serio. Sono pronti sul piatto 1500 euro mensili, che non solo fanno schiudere a piccole mosse il famigerato cassetto dei sogni, ma permettono di abbandonare il lavoro e dedicarsi h24 a quel nuovo mondo… il mondo di Messias. La stagione è di quelle memorabili, con prestazioni superbe e soprattutto condite da ben ventuno centri stagionali, che favoriscono la promozione in D dello storico club piemontese.

Tutti si aspettano un bis che riporti la squadra nel professionismo ma Junior Messias, con sorpresa di molti – in particolar modo del suo allenatore – si trasferisce al Chieri, sempre nella quarta categoria del nostro calcio.

Con la nuova squadra, il brasiliano ripete numeri di altissimo livello e trascina gli azzurri alla conquista della Coppa Italia di lega.

Si arriva dunque al 2017, con un’altra storica compagine, la Pro Vercelli (che in quella stagione milita in B), interessata al cartellino del giocatore. Il cassetto dei sogni sta spingendosi perciò verso l’apertura totale, proprio quando a chiuderlo interviene la burocrazia: le regole non permettono ai club di cadetteria l’acquisizione di tesserati extracomunitari che provengono dal dilettantismo. Sembra l’ennesima mazzata per un ragazzo, prima che calciatore, cui la vita continua a mettergli davanti ostacoli ingombranti.


Junior Messias resta in D ma cambia maglia, quella del Gozzano, con la quale ottiene la promozione in C… il ’18/’19 sarà per lui la prima stagione tra i professionisti.

A 28 anni arriva finalmente l’esordio in B, con la casacca del Crotone… appena quattro anni prima militava nei campionati Uisp. Con i pitagorici è uno degli artefici della cavalcata che spinge il club nella massima serie, grazie anche alle sei reti messe a referto e giocate degne di nota… per info, chiedete dalle parti del Tombolato.


La leale aggressività e l’eleganza nei tocchi gli hanno permesso di coltivare un sogno; la fatica e la perseveranza gli hanno concesso di realizzarlo. Ad ogni gol Junior Messia alza le braccia al cielo perché ha sempre ringraziato Chi, pure nelle difficoltà, non l’ha mai dimenticato. Il brasiliano è l’emblema per tutti quelli che conoscono l’ambiente degli spogliatoi malridotti, dei borsoni preparati in fretta dopo un turno di lavoro e delle sigarette fumate al volo… perché si sogna in grande ma certi vizi son difficili da buttar giù. A questi si rivolge quando dice “sgobbate in allenamento e abbiate fiducia”; sì, avete ragione, è facile parlare quando si è arrivati alla mèta ma la frase è, più di qualsiasi altra cosa, un fraterno invito a non mollare e continuare a sperare… in fondo, come sempre, l’importante è il viaggio non la destinazione.

C’era una volta un ragazzo che sognava di fare il calciatore. C’era, perché ormai il desiderio si è avverato…


Ps- Dimenticavo! Il “cassetto” personale di Messias si è aperto ulteriormente domenica 20 settembre 2020, con il suo esordio in Serie A. Chissà, magari a breve lo vedremo gonfiare la rete nella massima categoria e a quel punto anche le serrature più ostiche verranno dissigillate. A maggio soffierà su trenta candeline. Già, trent’anni… forse già un po’ troppi per un calciatore, ma decisamente troppo pochi per un sognatore.

Boa sorte, Messias.



341 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page