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Cosa resterà di questi anni dieci: i bomber del decennio in A


- di Luca Fazi - Cosa resterà calcisticamente di questi anni dieci, ormai proiettati verso il tramonto per lasciar spazio ad un nuovo albeggiante decennio? Sicuramente non molti successi fuori dai confini italici, visti gli innumerevoli appuntamenti mancati dalle nostre compagini. Peccato, perché a pensarci bene il battesimo del periodo preso in esame si era colorato proprio delle tinte tricolori, grazie all’Inter che tornò sul gradino più alto d’Europa dopo quasi mezzo secolo di digiuno e con una stagione da record.

Poi? Poi il nulla in termini di trionfi (mondiale per club nerazzurro, sempre nel 2010, a parte) e tante occasioni gettate al vento, con una Juventus valorosa ma puntualmente incapace di fare il passo decisivo. Nessuna Supercoppa Europea quindi, nessuna Coppa Uefa: un decennio poverissimo se paragonato a quello precedente… inconfrontabile ai magici anni novanta.

Allora resta solo di tuffarsi nella vecchia e cara Serie A, meno attraente rispetto ad un tempo, eppure capace ugualmente di mantenere un certo fascino. L’albo d’oro parla chiaro e i suoi dati sono inopinabili: uno scudetto a testa per le milanesi e poi otto di fila per la Juventus, quasi tutti dominati.

Oggi però viene dedicato questo spazio per celebrare i migliori dieci bomber del nostro campionato, prendendo in considerazione sole le marcature avvenute tra l’ 1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2019. Lo so, è una classifica fredda e matematica quando invece ci sarebbero diverse osservazioni da fare a riguardo (calciatori che hanno giocato meno di altri, chi al top della propria carriera e chi in fase calante, giocatori non presenti in tutte le stagioni per diversi motivi ecc), ma per una volta lasciamo campo libero alla statistica nuda e cruda. Buona lettura!


10° POSTO: Paulo Dybala (Palermo e Juventus) 78 GOL



La Joya strappa l’ultimo pass disponibile per questa speciale classifica, malgrado abbia appena ventisei anni e un lungo futuro ancora da scrivere. Aggiungiamoci pure che tra il periodo in Argentina e la stagione in B con il Palermo, Paulo non ha potuto sfruttare per intero il decennio. Tanti i gol da ricordare che portano la sua firma ma un focus speciale va indirizzato verso il campionato 2017-2018: Dybala sigla tre triplette, sempre in trasferta, contro Genoa, Sassuolo e Benevento. Se resterà in Italia, è difficile non ipotizzarlo come protagonista pure per il decennio successivo.



9° POSTO: Josip Ilicic (Palermo, Fiorentina e Atalanta) 79 GOL



Lo sloveno è una vera chicca di questa classifica, essendo tatticamente il meno offensivo presente in lista. Trequartista, esterno di centrocampo, ala e raramente mezzala o seconda punta: insomma, un tuttofare abituato però a giocare distante dai patentati bomber dell’area. Ben due triplette per lui nella Serie A 2018-2019 (vs Chievo e Sassuolo) ed idolo dei tifosi rosanero quando, nel 2012-2013, segnò al Catania sia all’andata che al ritorno (rispettivamente una doppietta e una rete al ’95, valida per il pareggio).



8° POSTO: Rodrigo Palacio (Genoa, Inter e Bologna) 85 GOL



El Trenza vola per i trentotto, eppure non ha nessuna intenzione di piegarsi alla carta d’identità, tanto che sta continuando ad aggiornare i numeri delle sue marcature. Un attaccante portato più ad esserci sempre che alle grosse goleade, come dimostra il fatto di non aver mai timbrato una tripletta nel periodo preso in esame. Una rete che non potrà mai essere dimenticata è certamente quella inflitta ai “cugini” rossoneri nel derby vinto dall’Inter, stagione 2013-2014. Minuto ottantasei e punteggio ancora a reti inviolate… poi l’argentino fa un gesto che lascia annichiliti.



7° POSTO: Edinson Cavani (Palermo e Napoli) 87 GOL



Ecco il primo nominativo, di quelli finora trovati, capace di vincere la classifica marcatori, grazie ai ventinove centri della stagione 2012-2013. Quasi novanta gol in appena tre campionati e mezzo, la domanda sorge spontanea: quanti ne avrebbe potuti fare se fosse rimasto in Italia? Vedendo le prestazioni al Psg verrebbe da dire moltissimi e ovviamente la sua posizione sarebbe stata molto più alta. Triplette a non finire con la casacca partenopea ma forse la prima ha davvero un sapore speciale: 9 gennaio 2011, Cavani 3 - Juventus 0.



6° POSTO: Dries Mertens (Napoli) 88 GOL



Quando il folletto belga sbarcò a Napoli nel 2013, ben pochi potevano aspettarsi dei numeri così. Merito di un buonissimo impatto con la piazza ma soprattutto di quel cambio di posizione che gli permise di agire, tre anni più tardi, come falso nueve. Non era facile sostituire un “certo” Gonzalo Higuain, ma le 28 marcature dell’ex Psv anestetizzarono con efficacia il dolore causato dalla cessione argentina. Con Dries si può andare oltre le triplette, perché fu capace addirittura di farne quattro in un colpo solo… per info, chiedere al Toro. Il pallonetto finale? La ciliegina sulla torta.



5° POSTO: Fabio Quagliarella (Napoli, Juventus, Torino e Sampdoria) 109 GOL



Fabio a Marassi ha conosciuto una seconda giovinezza e forse qualche cosa di più perché, numeri alla mano, non ha mia segnato così tanto come nel periodo blucerchiato. Libero di esprimersi, libero di sentirsi finalmente leader di una squadra e libero da una brutta storia di stalking: ormai è iniziata la parabola discendente della carriera… ma quante soddisfazioni che si è tolto. Trentasei anni suonati e miglior marcatore della Serie A, quasi trentasette e ancora con il sogno di una convocazione azzurra: occhio a dar per spacciato il talento di Castellammare di Stabia.



4° POSTO: Ciro Immobile (Genoa, Torino e Lazio) 116 GOL


Da talento in rampa di lancio a giocatore in crisi e poi finalmente la conferma biancoceleste che ha messo a tacere chi ha cercato di screditarlo: Ciro vede la porta come pochi. Non è un caso che abbia vinto la classifica marcatori per ben due volte (una di queste in concomitanza) e (al momento in cui viene scritto questo pezzo) sembrerebbe indirizzato ad una terza affermazione; la media gol è di livello altissimo e le pessime figure in terre straniere (Germania e Spagna) solo brutti ricordi. Il poker di reti inflitto alla Spal nel gennaio del 2018 fu una prestazione degna di nota… impossibile da dimenticare per Ciro e per quelli che l’avevano al fantacalcio.



3° POSTO: Mauro Icardi (Sampdoria e Inter) 121 GOL



Bomber vero: poco propenso nell’aiutare i compagni ma in compenso puro animale dell’area. Sin da giovanissimo è stato capace di caricarsi sulle proprie spalle una squadra intera, in un ambiente complicato ed esigente come quello nerazzurro. La tripletta al Milan (con gol decisivo al novantesimo), nell’ottobre del 2017, è una delle cartoline più amate dai tifosi che il centravanti argentino ha saputo stampare nei suoi anni interisti. E poi i poker… al Pescara con la maglia della Samp e alla Samp con la divisa nerazzurra.



2° POSTO: Gonzalo Higuaín (Napoli, Milan e Juventus) 121 GOL



Stessa nazionalità e stesso numero di gol ma Gonzalo scavalca Icardi grazie al minor numero di presenze. Anche qui siamo davanti ad un numero nove con pochi eguali, indubbiamente uno dei più forti degli ultimi anni in A. Uomo oltretutto da record speciali, come quando nel 2016 riuscì (in casacca partenopea) a superare il primato di maggior numero di marcature siglate in una singola stagione; il pompierone Nordahl ne fece trentacinque nel 1950… Higuaín una in più. A Frosinone memorabile perciò quella tripletta all’ultima giornata, con la ciliegina dell’eurogol in girata. Se l’anno scorso avesse confermato le sue qualità pure nell’undici rossonero, avrebbe sicuramente strappato il primo posto di questa particolare classifica.




1° POSTO: Antonio Di Natale (Udinese) 125 GOL



E’ Totò il re degli anni dieci, un decennio che l’ha visto ai massimi livelli così come nell’ultima fase della carriera. Ha appeso i famigerati scarpini al chiodo quando ancora ci sarebbero stati ben tre campionati per il periodo preso in esame, ma nella stagione 2015-2016 si è mostrato per la prima volta ben lontano dalle solite performance… il ritiro era quasi scontato. Fosse dipeso dalla sua mentalità, avrebbe continuato con la voglia di sempre, la medesima caparbietà che gli permise di vincere la classifica marcatori per due anni di fila (2010 e 2011). Serie A 2010-2011: tripletta al Lecce, al Napoli e al Palermo. Un calciatore non particolarmente alto ma sempre all’altezza.




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