top of page
  • Immagine del redattoreLuca Fazi

Serie A anni '90: i 10 bomber del decennio

Aggiornamento: 1 mag 2019


- di Luca Fazi - Ah la vecchia e cara Serie A degli anni 90, crocevia di talenti purissimi che trovavano nel nostro campionato la terra promessa tanto era alto il livello tecnico presente. Stranieri di assoluto spessore o dall’avvenire certo mescolati perfettamente con i nostri ragazzi del vivaio, una generazione anni sessanta-settanta colma di fenomeni. Chi dice che non siano arrivate pure fregature (la sentenza Bosman qualche danno l’ha provocato) ma con certezza i più forti venivano da noi, le briciole agli altri. Per capire, sempre con il senno di poi, il vasto repertorio a disposizione e comprenderne la qualità è sufficiente sfogliare qualche vecchio album impolverato e dare un’occhiata al volo alla serie cadetta: ebbene sì, pure lì c’erano i campioni! In fondo non c’è da stupirsi, pur di giocare in Italia sarebbe andata bene persino una squadretta di media-bassa classifica o una matricola desiderosa di raggiungere la promozione nella massima categoria. Come premesso però, voglio soffermarmi sul decennio antecedente al 2000, quegli anni novanta che hanno visto i nostri club alzare ben 18 trofei europei sui 40 messi in palio…quasi un monopolio del Tricolore. Le due coppe intercontinentali possono fare solo da contorno ad un pasto variegato ed abbondante: i tempi della dieta più o meno forzata erano ancora lontani. Allora, prendendo in analisi le stagioni che vanno dall’89-’90 al ’98-’99, ecco i migliori 10 realizzatori del decennio, eleggendone il re assoluto. Sia chiaro, la classifica risente fortemente di diverse variabili; non tutti hanno giocato i 10 campionati previsti, magari alcuni erano troppo anziani per essere al top lungo tutto il decennio oppure qualcun altro ha dovuto subire lo scotto della Serie B…senza dimenticarsi di quelli che più semplicemente non erano presenti in Italia nel periodo in questione. Ecco perché, ad esempio, Lulù Oliveira non rientra per poco in questa speciale top10 (3 stagioni in Belgio) o molti indimenticabili centravanti restano fuori perché goleador anche (e soprattutto) negli anni duemila (da Del Piero a Crespo, passando per Chiesa e Totti e tanti altri ancora). Quindi non resta che affidarsi alla matematica, scienza perfetta e amica di chi vuol mettere la giustizia al primo posto, anche se presenze e minutaggio avrebbero il loro bel peso in tutto questo…ma non crediate che verranno tralasciati. Come sempre mettetevi comodi, magari ascoltando prima qualche pezzo degli 883 o degli Eiffel65 se preferite per entrare in clima e buona lettura…i 10 bomber degli anni ’90 vi aspettano!


10° POSTO: Rubén Sosa 76 GOL


(Lazio e Inter)



Velocità e potenza per un uruguagio capace di vincere con la sua nazionale la Coppa America per ben due volte. Appena sei stagioni su dieci passate nell’Italia degli anni ’90 eppure gli sono bastate per strappare l’ultimo nominativo di questa classifica. Sono 167 le partite disputate nel periodo preso ad esame con una media di 0,45 reti a partita (sesto fra i dieci della lista). Il primo anno con l’Inter, ’92-’93, fu l’unico a vederlo raggiungere quota 20 centri, inutili per vincere la classifica dei bomber e non abbastanza per togliere lo scudetto ai cugini.

9° POSTO: Daniel Fonseca 78 GOL


(Cagliari, Napoli, Roma, Juventus)



Altro uruguagio, altro marcatore senza aver vinto mai la classifica finale dei bomber. Le 213 presenze nel periodo interessato lo portano ad avere la media goal fra le più basse (appena 0,36) ma in campo non era una prima punta e non indottrinato esclusivamente a buttarla dentro. A Cagliari arriva da quasi sconosciuto ma con il biglietto da visita di una scuola calcio che in quel lasso di tempo è prolifica come non mai…a Napoli e Roma la consacrazione. Con la Juve è una delle validissime pedine da far girare in campo, prima di finire in balia di diversi infortuni che segneranno la conclusione della sua carriera sportiva.


8° POSTO: Gianluca Vialli 78 GOL


(Sampdoria e Juventus)



Il gemello del gol con il bulbo pilifero meno attivo non poteva certamente mancare pur “perdendo” i diversi centri siglati negli anni ottanta e quelli fatti in Premier dopo la scelta di abbandonare la Juve. Con la Vecchia Signora ha vinto tutto quel che c’era a disposizione e salendo in cattedra soprattutto con l’arrivo in panchina di Marcello Lippi. Le presenze terminano a 181 (0,43 di media) e come detto avrebbe potuto ampliare il suo score…ma a uno che vince lo scudetto con la Samp cosa volete chiedere di più?


7° POSTO: Oliver Bierhoff 78 GOL


(Ascoli, Udinese, Milan)



I 78 centri a fronte di appena 137 gare gli permettono di battere la concorrenza con i pari merito appena elencati. Tutto questo in sole cinque stagioni, visti i due campionati disputati fra Germania ed Austria più i tre anni in B con l’Ascoli. Proprio con i marchigiani sigla le due reti del “battesimo” quando ancora era proprietà dell’Inter. I nerazzurri non credono su di lui che risponde invece con un Europeo vinto da protagonista (decisivo nella finale di Londra del 1996) e un titolo di capocannoniere alzato con l’Udinese di Zaccheroni. Intesa perfetta fra il tedesco ed il mister di Cesenatico ed ecco allora lo scudetto di fine secolo conquistato con il Milan…e altri 19 centri messi a referto.


6° POSTO: Gianfranco Zola 81 GOL


(Napoli e Parma)



Considerando che Gianfranco era tutto meno che una prima punta e che tre stagioni del decennio le ha trascorse in Inghilterra, il suo score è davvero notevole. Con il Napoli i primi due campionati sono quasi da rodaggio (…con quella concorrenza) in un meccanismo unico nel suo genere e pronto ad esplodere. Le 207 gare disputate gli attribuiscono una media gol di 0,39, fra le più basse di quelle presenti ma non per questo deve venir minimizzata la sua classe. Uno dei rimpianti? Non averlo visto protagonista in Azzurro…ma da Oliena al titolo di baronetto quanta strada fatta e fatta bene.


5° POSTO: Roberto Mancini 106 GOL


(Sampdoria e Lazio)



Il primo bomber incontrato che supera la quota 100…l’ultimo della lista per media gol (0,34 a partita a fronte di 307 presenze). Anche qui però vale il discorso del ruolo in primis (non è una prima punta) senza scordarsi delle reti siglate fuori dal periodo preso in esame. Classe cristallina e caratterino pepato: il giusto mix per fare grandi cose malgrado diverse occasioni sfumate. Non è mai andato sopra i 15 timbri stagionali ma certe gesta non verranno mai dimenticate…vedi il tacco al Parma con la maglia della Lazio.


4° POSTO: Abel Balbo 114 GOL


(Udinese, Roma e Parma)



Abel sbarca in Italia proprio nella stagione ’89-’90, la prima utile per far parte di questa classifica ma l’Udinese deve ancora prender bene le misure della massima serie e l’attaccante argentino passa due campionati in B. Nessun problema, vince la classifica dei bomber (a pari merito con Baiano e Casagrande) e torna in A più grintoso che mai; eccetto l’anno di Parma, Balbo viaggia sempre in doppia cifra arrivando pure per due volte sopra i venti…ma entrambe le occasioni saranno vane per vincere lo scettro del miglior marcatore. E’ quarto anche come media gol, 0,49 a gara.


3° POSTO: Gabriel Omar Batistuta 129 GOL


(Fiorentina)



Batigol? Re Leone? Chiamatelo come vi pare tanto Gabriel non può essere confuso con altri calciatori, soprattutto se sei di Firenze ed hai il viola tatuato nell’anima. L’unico in lista ad aver passato gli anni novanta in Italia con una sola maglia, una specie di corazza che lo rendeva invincibile. Se avesse giocato anche i primi due campionati in Italia e non in Argentina, se non fosse andato in B con i gigliati, se avesse giocato tutte le partite di quel ’98-’99… con i se e con i ma non si fa la storia ma è palese che le marcature sarebbero state molte di più. In compenso è primo per la media gol, uno 0,60 che ci fa rimpiangere quel periodo… e una classifica capocannoniere vinta nel ’95.


2° POSTO: Roberto Baggio 134 GOL


(Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna e Inter)



Da chi ha passato il decennio con una sola maglia (Batistuta) a chi ne ha indossate addirittura cinque, arrivando primo in questa strampalata statistica. Cosa volete farci? Roby Baggio in fondo è un bene nazionale da proteggere e difendere ma che ognuno di noi meriterebbe di avere per qualche mese nella propria squadra del cuore. Lo 0,48 come media non è assolutamente delle peggiori ed è l’unico insieme al Mancio ad aver giocato tutte le 10 stagioni previste, ma quando si tratta del Divin Codino è giusto far parlare le immagini e mettere da parte le banali e poco eloquenti cifre. Senza mai vincere la classifica marcatori risulta comunque il settimo calciatore più prolifico di sempre in A…e tutto questo, spesso e malvolentieri, con una gamba sola.


1° POSTO: Giuseppe Signori 136 GOL


(Foggia, Lazio, Sampdoria e Bologna)



Per lui due campionati “tagliati”, ovvero quelli con il Foggia in B, ma proprio dalla squadra pugliese in poi è riuscito a collezionare stagioni di altissimo livello. Tre volte vincitore della classifica marcatori e sempre in doppia cifra eccezion fatta per l’anno vissuto tra Lazio e Samp. Merito delle cure Zeman? E’ sicuro che il calcio offensivo del boemo abbia aumentato le doti da killer d’area…ma Beppe i gol li ha fatti anche dopo. Le 229 gare gli rilasciano uno 0,59 di media che sfiora per un niente quella di Batistuta…non a caso i centravanti per eccellenza degli anni ’90. Peccato che non ci abbia fatto sognare con la Nazionale…peccato averlo visto in vicende che con il vero calcio non c’entrano nulla.

395 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page